30/03/2022

Novità

Omar Berti, appuntamento internazionale alle porte e nuove sfide entusiasmanti per il settore giovanile

Arriva la stagione primaverile, un periodo particolarmente importante per il settore giovanile. Specie per la Samagor, da anni ormai divenuta punto di riferimento a Latina e provincia per organizzazione, professionalità e risultati sportivi.


A parlare dei programmi societari e dei grandi appuntamenti alle porte è il coordinatore didattico attività di base del club, Omar Berti. 

"Sono stati due anni davvero complicati, non solo per via dell’emergenza sanitaria.

La pandemia ha di fatto rivoluzionato gran parte del nostro modo di vivere, modificato le nostre abitudini, stravolto ogni cosa.

Come ogni altra società sportiva, anche la Samagor non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e attenersi scrupolosamente ai diversi protocolli.

Non aver del tutto interrotto l’attività a mio avviso è stato un vantaggio solo apparente; resto convinto che i due anni di sospensione dei campionati agonistici abbiamo lasciato strascichi pesantissimi, un solco difficile da colmare e solo il tempo ci dirà quali conseguenze avrà lasciato sotto il profilo tecnico e formativo".



Tante le sfide all'orizzonte che la Samagor è pronta ad affrontare:

"Ci avviamo con entusiasmo verso la parte più bella e intensa della stagione sportiva, la primavera apre di fatto il periodo dei grandi tornei e come sempre la Samagor sta pianificando la propria partecipazione a manifestazioni di prestigio nazionale, dal “Pulcino d’oro” alla “Lazio Cup”, dal “Plasmon” ai tornei “Viesse”.

Come ogni anno stiamo organizzando nei minimi particolari anche il “Memorial Chiappini” che interesserà tutte le categorie di attività di base. Saranno tre mesi davvero molto intensi per i nostri ragazzi".



Tra pochi giorni andrà in scena un appuntamento al quale Omar Berti tiene in particolar modo

"L’impegno con i progetti “International” della Juventus prosegue ormai da diversi anni ed ha sempre rappresentato per me un importante momento di confronto e di aggiornamento tecnico.

Sono 16 anni che ho il piacere e il privilegio di far parte del progetto, anche se nei due anni di pandemia l’attività è stata drasticamente ridotta.

Dal 3 all’8 aprile sarò impegnato in Belgio, un paese dove torno sempre molto volentieri e dove si possono cogliere spunti di crescita interessanti, sempre in continua evoluzione".



Dopo l'eliminazione dell'Italia è tornato d'attualità il tema dei settori giovanili, sul quale Berti ha una posizione ben precisa.

"Sinceramente ritengo sia una polemica tanto sterile quanto retorica. Ognuno sembra avere una sua soluzione al problema, io credo invece che nella mancata qualificazione dell’Italia ci sia tanta fatalità, se i due rigori con la Svizzera fossero stati trasformati oggi parleremo di una nazionale campione d’Europa in carica e grande favorita al mondiale.

Resto tuttavia convinto che il “sistema calcio Italia” possa senz’altro essere migliorato a cominciare dalla base, ma questo a prescindere dai risultati della nostra nazionale.

Non mi interessa entrare nel merito di discorsi didattico-metodologici (visto che già lo fanno in molti) ma se si vuole davvero valorizzare il lavoro dei nostri settori giovanili bisognerebbe innanzitutto dotarli di infrastrutture all’avanguardia, in questo siamo davvero carenti".

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